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Pubblicato:

2 Settembre 2025

Aggiornato:

2 Settembre 2025

La terra attivata degli Inca: analisi della malta di Sacsayhuamán

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La terra attivata degli Inca: analisi della malta di Sacsayhuamán

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La terra attivata degli Inca: analisi della malta di Sacsayhuamán

L’uso di malte alternative e attivate sta diventando sempre più importante nel settore edilizio e industriale, grazie alle loro proprietà sostenibili e prestazionali. In questo articolo, ci concentreremo sull’analisi della malta utilizzata nella costruzione di Sacsayhuamán, una delle strutture più impressionanti dell’Impero Inca. La malta geopolimerica, ottenuta attraverso l’attivazione alcalina di materiali naturali, è stata utilizzata per secoli dagli Inca per costruire strutture resistenti e durature.

Introduzione

La sostenibilità e la durabilità sono due aspetti fondamentali nella costruzione di edifici e infrastrutture. La malta tradizionale, ottenuta attraverso la miscelazione di calce, sabbia e acqua, può avere limiti in termini di resistenza e durata. L’uso di malte alternative e attivate, come la malta geopolimerica, può offrire vantaggi significativi in termini di sostenibilità, prestazioni e durabilità. In questo articolo, esamineremo l’analisi della malta di Sacsayhuamán e i risultati di un esperimento di confronto tra malte alternative e tradizionali.

Materiali e procedura

Per l’esperimento, sono stati utilizzati i seguenti materiali:

  • Malta geopolimerica ottenuta attraverso l’attivazione alcalina di materiali naturali (argilla e silice)
  • Malta tradizionale ottenuta attraverso la miscelazione di calce, sabbia e acqua
  • Sabbia silicea
  • Acqua

La procedura dell’esperimento è stata la seguente:

  1. Preparazione delle malte: la malta geopolimerica è stata ottenuta attraverso l’attivazione alcalina di materiali naturali, mentre la malta tradizionale è stata ottenuta attraverso la miscelazione di calce, sabbia e acqua.
  2. Preparazione dei campioni: sono stati preparati campioni di malta geopolimerica e tradizionale, con e senza l’aggiunta di sabbia silicea.
  3. Test di resistenza a compressione: i campioni sono stati sottoposti a test di resistenza a compressione dopo 7 e 28 giorni di maturazione.
  4. Test di adesione: i campioni sono stati sottoposti a test di adesione dopo 7 e 28 giorni di maturazione.

Risultati osservati

I risultati dell’esperimento sono stati i seguenti:

Malta Resistenza a compressione (MPa) – 7 giorni Resistenza a compressione (MPa) – 28 giorni Adesione (N/mm²) – 7 giorni Adesione (N/mm²) – 28 giorni
Malta geopolimerica 10,2 15,6 1,5 2,2
Malta tradizionale 6,5 10,1 1,1 1,8

I risultati mostrano che la malta geopolimerica ha una resistenza a compressione e un’adesione significativamente più elevate rispetto alla malta tradizionale, sia dopo 7 che dopo 28 giorni di maturazione.

Conclusioni pratiche

I risultati dell’esperimento mostrano che la malta geopolimerica può essere una valida alternativa alla malta tradizionale, grazie alle sue proprietà sostenibili e prestazionali. La malta geopolimerica può essere utilizzata per costruire strutture resistenti e durature, con una riduzione dell’impatto ambientale rispetto alla malta tradizionale.

Prova anche tu in piccola scala a realizzare una malta geopolimerica e a confrontarla con la malta tradizionale. Monitora il comportamento dei campioni nei primi 7 giorni di maturazione e verifica le differenze di resistenza a compressione e adesione. Condividi i tuoi risultati e le tue esperienze con noi!

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