Uomo e macchina, una sinergia innovativa per il futuro delle costruzioni

Uomo e macchina, una sinergia innovativa per il futuro delle costruzioni

Uomo e macchina, un rapporto virtuoso per il settore delle costruzioni

Umanoidi sospesi nel vuoto che simulano lavori ad alta quota o che sono guidati da remoto per maneggiare sostanze pericolose, robot che preparano un cocktail perché hanno imparato a eseguire procedure complesse e precise, mani metalliche che disegnano su tele bianche o che aiutano i lavoratori nelle prime fasi del cantiere. Con la premessa, condivisa da tutti gli esperti, che i robot non rimpiazzeranno gli uomini ma integreranno l’ambiente delle costruzioni, con robot e tipi di intelligenza diversi.

Nella biennale di Architettura, nei lunghissimi corridoi di mattoni rossi e colonne bianche dell’arsenale di Venezia, c’è un laboratorio “vivente” dove esplorare il nuovo rapporto fra uomo e macchina, un posto dove far dialogare le tre tipologie di intelligenza, artificiale, naturale e collettiva, dove la robotica può incontrare l’architettura e dove sono state messe a confronto culture e conoscenze diverse, in un’ottica tipicamente interdisciplinare.

Uomo e macchina, una sinergia innovativa per il futuro delle costruzioni

Approfondimento

Il quarto appuntamento del ciclo di incontri di Construction Futures Research Lab, il progetto di ricerca sostenuto da Fondamentale (l’unione di dodici sigle che rappresenta i protagonisti del settore edile, imprese e sindacati dei lavoratori e realizzato con la collaborazione di alcuni prestigiosi atenei internazionali) ha voluto esplorare le molteplici dimensioni di una relazione, quella fra uomo e macchina, che avrà ricadute importanti anche nel settore delle costruzioni.

Possibili Conseguenze

Il tutto inserito nella cornice del GENS Public Programme della Biennale Architettura 2025, che intende indagare implicazioni, relazioni, opportunità e pericoli che i tre tipi di intelligenza (Naturale, Artificiale, Collettiva) hanno nel grande ambito del costruire, anche di fronte alle grandi sfide e ai potenziali cambiamenti che ci aspettano nell’immediato futuro.

Opinione

Ad aprire l’incontro gli interventi di due membri dello studio Carlo Ratti Associati, Camilla Nicolini (Strategy & Innovation Team) e Javier Madeiro (Curatorial Team) e dalla testimonianza di alcuni ricercatori che hanno lavorato con i tre progetti partecipanti alla Biennale Architettura 2025: Lais Hotz (ETH Zurich), Davide Buoso (Politecnico di Torino) e Jiyu Liu (Tongji University), che hanno illustrato una serie di applicazioni pratiche della robotica e dell’intelligenza artificiale nel settore delle costruzioni.

Analisi Critica dei Fatti

E’ toccato, poi, a Nicola Vitiello (Professore di Bioingegneria e Rettore dell’Università Sant’Anna di Pisa) ad esplorare la dimensione fisica della relazione uomo-macchina attraverso la sua esperienza di ricerca sugli esoscheletri indossabili. Ma la quarta tappa del Construction Futures Research Lab ha voluto dare un quadro a 360 gradi della relazione fra uomo e macchina.

Relazioni con altri fatti

Con le incursioni nella letteratura con Annalena Benini (scrittrice, giornalista e Direttrice del Salone del Libro di Torino) che si è focalizzata sulla voce umana, la creatività e gli “artifici” del presente in un mondo dove anche la narrazione rischia di essere delegata alle macchine. Ma dove le macchine non potranno mai “immaginare”.

Contesto storico

Ma anche nell’etica e nella filosofia con Sebastiano Maffettone (Professore di Filosofia Politica presso Luiss Guido Carli e Direttore di Ethos) e Paolo Benanti (Professore di Filosofia Morale presso Luiss Guido Carli e Presidente della Commissione AI per l’informazione) che hanno proposto una riflessione sul concetto di “democrazia tecnologica” e sui limiti del rapporto fra uomo e macchina, fra controllore e controllato.

Fonti

La fonte di questo articolo è ANCE, l’unione di dodici sigle che rappresenta i protagonisti del settore edile, imprese e sindacati dei lavoratori. Per ulteriori informazioni, si può contattare la Direzione Comunicazione, eventi e marketing associativo all’indirizzo email comunicazione@ance.it o al telefono 06 84567.217.

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