Soluzioni Naturali per Città più Resilienti: Nuove Idee per il Futuro Urbano

Soluzioni Naturali per Città più Resilienti: Nuove Idee per il Futuro Urbano

Nature Based Solutions, dall’Ance a Urbanpromo nuove idee per città più resilienti

Il pavimento di un ristorante di lusso realizzato con il legno di vecchie botti, le microalghe per assorbire anidride carbonica, la parte vegetativa dei funghi da trasformare in mattoni per nuove costruzioni. Sono alcune delle modalità in cui le soluzioni naturali possono impattare positivamente sulla vivibilità dei centri urbani e il benessere della collettività. Un tema al centro del convegno organizzato oggi dall’Ance (“Le Nature Based Solutions come nuovo paradigma urbano e normativo: costi e benefici”).

Nell’ambito della 22esima edizione di Urbanpromo – Progetti per il Paese, la manifestazione promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) e organizzata dalla società strumentale Urbit – Urbanistica Italiana, in corso all’Innovation Center di Firenze fino a venerdì 14 novembre.

Soluzioni Naturali per Città più Resilienti: Nuove Idee per il Futuro Urbano

Approfondimento

“Le Nature Based Solutions (Nbs) rappresentano un nuovo scenario per garantire la gestione resiliente delle città”, spiega in apertura dei lavori il presidente di Ance Toscana, Rossano Massai. Soluzioni basate sulla natura per affrontare sfide socio-ambientali come il cambiamento climatico, il rischio idrico, l’inquinamento dell’acqua, la sicurezza alimentare, la salute umana e la gestione del rischio di calamità ambientali.

Possibili Conseguenze

La sfida, per Massai, è trasformare le idee in progetti e per fare ciò sono necessari “finanziamenti stabili e continui, indispensabili per programmare interventi e politiche strutturali di crescita del Paese. Necessari anche una semplificazione delle procedure amministrative, un rapporto più collaborativo con le sovrintendenze e l’apertura di un nuovo modello pubblico-privato”.

Opinione

Il cambio di paradigma della progettazione urbana, quello che guarda al verde come a un asset strategico per la resilienza, è un processo già in corso che va, però, implementato, come spiega Stefano Betti, vicepresidente dell’Ance: “Dobbiamo ragionare come costruttori del verde. Le Nbs sono già calate nei nostri progetti. Sono parte integrate dello sviluppo della città. Noi dobbiamo essere implementatori di queste soluzioni”.

Analisi Critica dei Fatti

Al dibattito sono intervenuti Cinzia Davoli del Servizio Sviluppo sostenibile e sistemi di supporto alle decisioni della Città metropolitana di Milano, Giovanni Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche e Angela Panza dell’Ordine degli architetti di Milano.

Relazioni con altri fatti

Molto partecipato anche il secondo dibattito: “Soluzioni naturali per territori resilienti e investimenti sostenibili”, introdotto e moderato dalla vicepresidente dell’Ance, Silvia Ricci, al quale prendono parte Andrea Grassi di Genius Loci Architettura (Gla) e l’architetto Saverio Spadafora del Politecnico di Milano.

Contesto storico

Il convegno si inserisce nel quadro della 22esima edizione di Urbanpromo, una manifestazione che promuove lo sviluppo sostenibile e la progettazione urbana innovativa.

Fonti

La fonte di questo articolo è Ance. Per ulteriori informazioni, si può contattare la Direzione Comunicazione, eventi e marketing associativo all’indirizzo email comunicazione@ance.it o al telefono 06 84567.217.

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Sicurezza sul Lavoro in Edilizia: L’Ance Valuta il Decreto Sicurezza e Sottolinea l’Importanza della Formazione e della Prevenzione Approfondimento La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha sottolineato che fare sicurezza in edilizia è più difficile che in altri settori industriali. L’Ance ha portato al varo di scelte contrattuali volte al rafforzamento della sicurezza sul lavoro e all’implementazione della formazione, condivise con il sindacato e inserite nell’ambito della contrattazione collettiva di settore. Per quanto riguarda i contenuti del decreto, l’Ance ricorda che da tempo è stata parte attiva nella predisposizione di buone prassi in materia di tessera di riconoscimento, dotata di codice univoco anticontraffazione, utilizzata come badge. Sarà fondamentale che il decreto attuativo ne tenga conto, in quanto sono già utilizzati strumenti informatici ad hoc, anche attraverso il sistema bilaterale delle Casse Edili. Possibili Conseguenze Al centro dell’audizione anche l’analisi dei dati Inail relativi agli infortuni. Nel settore “F-Costruzioni”, il numero totale di infortuni indennizzati nel 2024 è in diminuzione rispetto al 2023, registrando una variazione negativa di circa il 6%. Anche l’incidenza degli infortuni totali rispetto al numero di occupati nel 2024 è in leggera flessione. Per quanto riguarda gli infortuni mortali definiti positivi, dopo l’aumento osservato nel 2023, i dati evidenziano nel 2024 una diminuzione del 19% rispetto all’anno precedente. Diminuisce anche l’incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati, che si attesta a 0,07 per 1.000 occupati. Opinione L’Ance nutre qualche preoccupazione sulla norma che inserisce un nuovo adempimento per le imprese che, qualora intendano richiedere benefici contributivi, prima dell’assunzione dei lavoratori, devono pubblicare la disponibilità della posizione di lavoro sul SIISL. Una norma che “potrebbe costituire, nel nostro settore, un aggravio burocratico anche per le imprese regolari e corrette, senza dare evidenza, al momento, di potere incidere concretamente sulle suddette finalità”. Analisi Critica dei Fatti Molte previsioni del “decreto sicurezza” rendono norma di legge alcune importanti previsioni già introdotte, nell’ambito della contrattazione collettiva, dall’Ance, assieme ai sindacati nazionali edili, nonché dalle altre parti datoriali di settore. E’ il caso della valorizzazione del ruolo degli organismi paritetici, naturalmente quelli espressione delle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Relazioni con altri fatti Il Formedil Italia sta già portando avanti con Inail un progetto dedicato alla gestione dei “quasi infortuni” nel settore edile, in sintonia, quindi, con l’adozione da parte del Ministero del Lavoro, d’intesa con Inail, delle linee guida per l’identificazione, il tracciamento e l’analisi dei mancati infortuni nelle imprese con più di quindici dipendenti. Contesto storico La sicurezza sul lavoro è un tema di grande importanza e attualità, soprattutto nel settore edile, dove i rischi sono più elevati. L’Ance ha sempre sottolineato l’importanza della formazione e della prevenzione per ridurre gli infortuni e migliorare la sicurezza sul lavoro. Fonti La fonte di questo articolo è ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili. Per maggiori informazioni, si può visitare il sito web ufficiale di ANCE.

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