Pubblicato:
28 Maggio 2025
Aggiornato:
28 Maggio 2025
“Riforma tributaria: le novità su tributi indiretti e fabbisogni standard dal Consiglio dei ministri”
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“Riforma tributaria: le novità su tributi indiretti e fabbisogni standard dal Consiglio dei ministri”
 
					
Indice
Tributi indiretti e fabbisogni standard: le novità emerse dal Consiglio dei ministri
È arrivato questa settimana al Consiglio dei ministri (n. 129) il primo via libera in esame preliminare per il decreto legislativo che introduce il nuovo Testo Unico sull’imposta di registro e altri tributi indiretti. Questo provvedimento, proposto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e approvato il 26 maggio scorso in Cdm, rappresenta un elemento fondamentale nel più ampio progetto di riforma e razionalizzazione del sistema tributario previsto dalla legge delega n. 111 del 9 agosto 2023.
Testo Unico sull’imposta di registro e altri tributi indiretti
    L’obiettivo è ambizioso: riordinare una materia attualmente frammentata in una molteplicità di norme sparse, con la revoca degli atti precedenti e l’introduzione di un corpus normativo organico, più comprensibile e coerente. Questa semplificazione avrà anche riflessi operativi per gli enti pubblici, che dovranno gestire rapporti giuridico-tributari con maggiore chiarezza e minori margini di ambiguità.
Le disposizioni incluse nel nuovo Testo unico riguardano:
– imposta di registro;
– imposta ipotecaria e catastale;
– imposta sulle successioni e donazioni;
– imposta di bollo;
– imposta di bollo per attività finanziarie oggetto di emersione;
– imposta sul valore delle attività finanziarie estere;
– imposte sostitutive e agevolazioni relative all’imposta di registro e ad altri tributi indiretti diversi dall’IVA.
Fabbisogni standard: la nota metodologica
    Sempre durante il Consiglio dei ministri n. 129 è stata approvata, in esame preliminare, la nota metodologica, da adottare con d.P.C.M., riguardante l’aggiornamento e la revisione della metodologia per i fabbisogni dei Comuni per il 2025 e il fabbisogno standard complessivo per ciascun Comune delle Regioni a statuto ordinario, in conformità all’art. 6 del d.lgs. 26 novembre 2010, n. 216, relativamente alle funzioni di istruzione pubblica, gestione del territorio e dell’ambiente – servizio smaltimento rifiuti, del settore sociale e servizi di asili nido, alle funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, polizia locale, viabilità e territorio e trasporti e alle funzioni nel settore sociale escluse il servizio di asili nido.
L’aggiornamento determina i nuovi coefficienti di riparto dei fabbisogni standard da utilizzare per l’assegnazione del Fondo di solidarietà comunale (FSC) per l’anno 2025, in base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 449, lettera c), della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
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