“Riforma della legge elettorale comunale: tra stabilità, efficacia e governabilità”
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Legge elettorale comunale: proposte per stabilità e governabilità
Nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, il presidente dell’ANCI e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso la posizione dei sindaci italiani riguardo alla proposta del Governo di riforma della legge elettorale comunale. La proposta prevede di abbassare dal 50% al 40% la soglia per l’elezione diretta del sindaco nei Comuni con più di 15mila abitanti. Questa modifica eliminerebbe il turno di ballottaggio nei casi in cui un candidato superi la nuova soglia minima.
ANCI: revisione organica del TUEL per efficacia
Pur riconoscendo la legittimità dell’iniziativa parlamentare, Manfredi ha sottolineato l’importanza di una revisione complessiva del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) anziché modifiche isolate. Secondo l’ANCI, un intervento normativo più efficace sarebbe stato inserito in una riforma organica che affrontasse non solo il sistema elettorale, ma anche le competenze attribuite ai sindaci e le regole che li penalizzano rispetto ad altre figure istituzionali.
Stabilità amministrativa e premio di maggioranza
Manfredi ha evidenziato l’efficacia dell’attuale assetto elettorale dei Comuni nel garantire stabilità e governabilità. La legge ha permesso ai sindaci di governare con legittimità e ha contribuito a ridurre la frammentazione politica nei Consigli comunali. Il presidente dell’ANCI ha sottolineato l’importanza di salvaguardare l’equilibrio attuale, evitando interventi che potrebbero comprometterlo. In particolare, la modifica della soglia elettorale potrebbe indebolire il premio di maggioranza, pilastro della governabilità locale. Ridurre la soglia senza adeguati correttivi potrebbe portare ad amministrazioni fragili e instabili, compromettendo l’efficienza delle politiche locali.


