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Pubblicato:

26 Maggio 2025

Aggiornato:

26 Maggio 2025

“Revisione contabile e obblighi legali: le criticità emerse e l’appello alla responsabilità dei revisori”

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“Revisione contabile e obblighi legali: le criticità emerse e l’appello alla responsabilità dei revisori”

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Titolo: Revisione contabile e obblighi legali: richiami della Corte dei conti ai revisori della Pubblica Amministrazione

Mediante la deliberazione n. 65/2025, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna ha concluso l’analisi sui rendiconti 2021 di 103 Comuni del territorio. Al centro dell’istruttoria: il monitoraggio della disponibilità di cassa, la corretta contabilizzazione del fondo rischi per contenziosi e la gestione delle risorse provenienti dal PNRR, con un’attenzione particolare alla loro tracciabilità.
L’attività ispettiva, avviata nel 2022, ha messo in risalto il ruolo strategico rivestito dall’Organo di revisione, non solo come garante del controllo contabile, ma anche come soggetto responsabile della legittimità e dell’affidabilità delle scritture contabili. La verifica puntuale delle risorse vincolate, così come l’adeguata copertura del fondo contenziosi, costituiscono elementi essenziali per garantire l’equilibrio complessivo dei bilanci, in coerenza con quanto stabilito dall’art. 81 della Costituzione.

Le principali criticità emerse

Dalla relazione conclusiva emergono diverse problematiche. Una delle più frequenti riguarda l’assenza, nei verbali dei revisori, di riferimenti espliciti alle operazioni legate al PNRR, anche quando le risorse risultano effettivamente movimentate. In altri casi, i vincoli di bilancio – sia di competenza che di cassa – risultano non adeguatamente registrati, in contrasto con quanto previsto dal decreto legislativo 118/2011 e dalle direttive del MEF.
La Corte insiste sull’obbligo di una netta separazione tra cassa libera e cassa vincolata, soprattutto in relazione ai fondi comunitari. La mancanza di una tracciabilità rigorosa può generare opacità nella gestione e mettere a rischio la tenuta contabile dell’ente. A ciò si sommano i ritardi nei trasferimenti da parte dello Stato centrale, che in alcuni casi hanno determinato forti pressioni sulla liquidità di cassa dei Comuni.

PNRR: risorse straordinarie, regole stringenti

Un intero focus dell’indagine è stato dedicato alla gestione delle risorse del PNRR. Secondo la Corte, ogni operazione – dalle anticipazioni ai pagamenti – deve essere codificata e registrata nel sistema ReGiS, con coerenza tra fase di accertamento e obbligazioni contrattuali. L’assegnazione dei fondi può essere contabilizzata già con la delibera, ma la gestione deve seguire criteri di trasparenza e continuità. L’amministrazione delle risorse PNRR rappresenta una vera e propria prova di tenuta organizzativa per gli Enti locali. Per questo la Corte invita a predisporre cronoprogrammi sostenibili, assicurare una rendicontazione puntuale e adottare misure preventive che evitino squilibri di cassa. Il disallineamento tra le tempistiche della spesa e quelle dell’erogazione statale potrebbe, infatti, compromettere l’efficacia dell’azione pubblica.

Un appello alla responsabilità dei revisori

La Corte, infine, lancia un messaggio forte ai revisori degli Enti locali, chiamandoli a un impegno più incisivo. Non basta adempiere agli obblighi di legge: serve un presidio tecnico costante, fatto di verifiche approfondite e documentate. Il controllo contabile, avverte la Sezione, è anche una funzione istituzionale a tutela della stabilità futura dei conti pubblici. Solo così sarà possibile garantire una finanza locale realmente sostenibile, trasparente e allineata ai principi del sistema contabile armonizzato.

>>IL TESTO DELLA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI DELL’EMILIA ROMAGNA, n. 65/2025.

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