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Pubblicato:

4 Giugno 2024

Aggiornato:

9 Maggio 2025

Reddito Energetico per il fotovoltaico 2024: energia pulita e risparmio in bolletta

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Reddito Energetico per il fotovoltaico 2024: energia pulita e risparmio in bolletta

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Il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 8 agosto 2023 ha istituito il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” (REN), destinato a sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico tramite l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici per autoconsumo. Il Fondo mira a realizzare almeno 31.000 impianti fotovoltaici di piccola taglia nel biennio 2024-2025.

Reddito Energetico per il fotovoltaico 2024

L’obiettivo del Fondo, operativo grazie al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), è di aiutare le famiglie meno abbienti a ridurre i costi energetici tramite l’autoconsumo di energia solare. Il fondo iniziale di 200 milioni di euro proviene dal Piano di Sviluppo e Coesione del Ministero dell’Ambiente e sarà finanziato continuamente dai ricavi dell’energia immessa in rete.

Le risorse sono distribuite in modo che l’80% sia destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e il 20% alle altre regioni italiane.

Requisiti e modalità di accesso

Per accedere al Reddito Energetico, le famiglie devono rispettare determinati requisiti economici e abitativi. Gli impianti devono essere di nuova costruzione e rispettare specifiche tecniche: potenza compresa tra 2 kW e 6 kW, conformità alle normative vigenti, e collegamento a punti di connessione che alimentano l’unità immobiliare del richiedente.

Le spese ammissibili comprendono la realizzazione dell’impianto, acquisto e installazione di componenti, opere edili necessarie, connessione alla rete elettrica, progettazione, studi di pre-fattibilità, direzione lavori, collaudi, consulenze tecniche, monitoraggio e manutenzione dell’impianto per almeno 10 anni, e una polizza multi-rischi per lo stesso periodo.

Contributi e realizzazione degli impianti

Il contributo economico per ogni impianto è calcolato con una quota fissa di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Questo contributo è erogato direttamente dal GSE al soggetto realizzatore, che deve essere un’impresa qualificata e iscritta al Registro Realizzatori.

Gli impianti devono essere realizzati da aziende abilitate secondo il Decreto del 22 gennaio 2008 del Ministero dello Sviluppo Economico. I soggetti realizzatori, una volta iscritti al Registro Realizzatori, saranno visibili sulla Mappa dei Realizzatori, facilitando la ricerca per le famiglie beneficiarie.

Procedura di richiesta e erogazione dei contributi

Il processo di accesso al Fondo prevede due fasi principali:

  • Richiesta di Accesso al Beneficio: Il soggetto beneficiario, eventualmente assistito dal soggetto realizzatore, deve presentare la domanda, previa individuazione di un soggetto realizzatore che abbia effettuato un sopralluogo e fornito un preventivo.
  • Richiesta di Erogazione del Contributo: Dopo l’entrata in esercizio dell’impianto, il soggetto realizzatore richiede l’erogazione del contributo, che viene accreditato sul proprio conto corrente.

Entrambi i soggetti devono registrarsi sul portale informatico del GSE. Le richieste di accesso devono essere inviate telematicamente prima dell’entrata in esercizio dell’impianto, secondo un meccanismo di “procedura a sportello” che valuta le domande in ordine cronologico.

Tempistiche e prospettive future

La prima procedura a sportello per il 2024 sarà attiva entro 120 giorni dalla pubblicazione del regolamento e rimarrà aperta fino alla fine dell’anno o fino all’esaurimento delle risorse. Per il 2025, la nuova procedura a sportello sarà disponibile entro il primo marzo.

Il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato che a giugno il GSE aprirà un portale per censire i soggetti realizzatori e gestire le istanze dei beneficiari.

Il Reddito Energetico 2024 rappresenta un’importante iniziativa per promuovere l’energia pulita e sostenibile, migliorando al contempo la situazione economica delle famiglie in difficoltà.

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