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Pubblicato:

24 Maggio 2025

Aggiornato:

24 Maggio 2025

“Promuovere la legalità: ANCI e FNSI insieme per riutilizzare i beni confiscati”

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“Promuovere la legalità: ANCI e FNSI insieme per riutilizzare i beni confiscati”

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Beni confiscati, un accordo tra ANCI e FNSI per promuovere la legalità

Promuovere la cultura della legalità e della trasparenza attraverso iniziative che favoriscano la partecipazione attiva dei cittadini al riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata. È questo il fulcro del protocollo d’intesa sottoscritto oggi a Roma tra il presidente dell’ANCI nazionale, Gaetano Manfredi, e Alessandra Costante, segretaria generale della FNSI (Federazione nazionale della Stampa italiana). Alla firma erano presenti anche il segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra, e il presidente FNSI, Vittorio di Trapani.
La collaborazione sancita dall’accordo si muove lungo due direttrici. Da un lato, il progetto “Spazi per informare”, che punta a trasformare gli immobili confiscati in luoghi dedicati all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi della legalità, gestiti dalle associazioni regionali di stampa. Dall’altro, l’organizzazione di attività formative rivolte in particolare ai giovani: seminari, corsi per giornalisti, amministratori e cittadini, pensati come strumenti concreti di contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al malaffare.

>> IL COMUNICATO INTEGRALE DELL’ANCI.

“Un accordo importante quello tra l’ANCI e Federazione nazionale della stampa per riutilizzare gli spazi confiscati alla criminalità organizzata con l’obiettivo di avviare iniziative per la diffusione dell’informazione sulla cultura della legalità e su tutte le tematiche legate alla lotta alle mafie. L’intesa di oggi rappresenta dunque la continuazione di un percorso già avviato da tempo e che rafforzerà la presenza dell’informazione non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli Comuni come importante presidio di democrazia”, ha dichiarato il presidente ANCI, Gaetano Manfredi.

Il ruolo dell’informazione

Per la FNSI sono intervenuti Alessandra Costante e Vittorio di Trapani sottolineando: “Giovanni Falcone ha voluto sempre ricordare che la mafia non è invincibile. Ma la lotta non può essere affidata ai soli magistrati, piuttosto ognuno deve fare la propria parte, deve mettere il proprio impegno. Con la firma di oggi la FNSI assume un impegno in più, e lo fa con una scelta che è simbolica, ma anche fortemente pratica. Nel Paese dove oltre 20 cronisti sono costretti a vivere sotto scorta perché minacciati dalle mafie, il sindacato dei giornalisti si propone di prendere casa – dove possibile, in tutto il territorio italiano – in un bene confiscato. L’obiettivo è restituire quei luoghi ai cittadini sotto forma di case dell’informazione e della conoscenza per favorire la cultura della legalità e del contrasto a mafie e corruzione”.

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