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Pubblicato:

28 Aprile 2025

Aggiornato:

9 Maggio 2025

“La riforma del Codice Appalti in Italia: polemiche e ritardi nella semplificazione delle procedure di appalto pubblico”

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“La riforma del Codice Appalti in Italia: polemiche e ritardi nella semplificazione delle procedure di appalto pubblico”

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La riforma del Codice Appalti, che era stata annunciata come un progetto importante per semplificare le procedure di appalto pubblico in Italia, è stata oggetto di dibattito e polemiche. La proposta iniziale prevedeva una revisione completa del Codice Appalti, con l’intento di ridurre la burocrazia e favorire la trasparenza nelle gare d’appalto.

Tuttavia, il progetto è stato definito come fallito in quanto è stato annullato e non verrà discusso nel Consiglio dei Ministri come inizialmente previsto. Al suo posto, è stata presentata una bozza di decreto legge per la semplificazione, ma con contenuti molto ridotti rispetto alle aspettative iniziali. Solo 10 degli 28 articoli proposti inizialmente sono stati mantenuti.

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ha dichiarato che durante la fase di conversione del decreto legge verranno introdotte ulteriori misure di semplificazione, con l’obiettivo di eliminare procedure e enti inutili che generano solo burocrazia. Tuttavia, dalla bozza del decreto legge sono sparite le disposizioni che avrebbero dovuto apportare modifiche urgenti al Codice Appalti, rinviando quindi la riforma urgente che era stata inizialmente proposta.

La questione della riforma del Codice Appalti rimane quindi aperta e soggetta a futuri sviluppi, mentre l’obiettivo di semplificare le procedure di appalto pubblico in Italia resta una sfida da affrontare per il governo e le istituzioni competenti.

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