UNIVRSE TODAY EDILIZIA > Opere Edili > Edilizia News > “Federazione delle in house regionali: verso un cloud sovrano per la Pubblica Amministrazione”

Pubblicato:

28 Maggio 2025

Aggiornato:

28 Maggio 2025

“Federazione delle in house regionali: verso un cloud sovrano per la Pubblica Amministrazione”

✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento di settore.

“Federazione delle in house regionali: verso un cloud sovrano per la Pubblica Amministrazione”

https://edilizia.uni.today/wp-content/uploads/2025/10/cropped-UTED_IMAGE.png

In house regionali: servizi digitali in rete per mille Enti locali

di MARCO ROSSI (dal Corriere della Sera)

Oltre mille Enti locali italiani hanno già adottato i servizi digitali offerti dalle 21 società in house regionali. Queste società gestiscono 26 data center distribuiti su tutto il territorio nazionale, con una superficie totale di 12mila metri quadri e una potenza di 1.250 Kw. Riunite in Assinter, l’Associazione delle società per l’innovazione tecnologica nelle regioni fondata nel 2008, propongono ora una “federazione” che si affianca al Polo strategico nazionale, la società controllata da importanti aziende come Tim, Leonardo, Cdp e Sogei, che gestisce la transizione delle Pubbliche Amministrazioni verso un cloud sovrano. Questa iniziativa è stata presentata in Commissione trasporti della Camera, durante le audizioni sui centri di elaborazione dati. Si inserisce in un mercato italiano che, secondo il Politecnico di Milano, raggiungerà un valore stimato di 6,8 miliardi di euro nel 2024. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare. Al Corriere della Sera, Giovanni Rossi, presidente di Assinter, afferma che “l’evoluzione del modello cloud per la Pubblica Amministrazione è oggi una necessità strategica. Per questo motivo, Assinter propone un approccio federato che permetta di affiancare al Polo strategico nazionale una rete di data center pubblici certificati, gestiti dalle in house regionali, in grado di garantire sicurezza, sovranità dei dati e interoperabilità”.

L’obiettivo è di creare un “ecosistema digitale flessibile e sicuro”, sottolinea Rossi, valorizzando le eccellenze digitali della Pubblica Amministrazione. Secondo il presidente di Assinter, “un cloud federato non è solo una soluzione tecnologica, ma un passo strategico per costruire una PA più moderna, resiliente e in grado di affrontare rapidamente le sfide del futuro digitale”. Secondo i documenti presentati alla Commissione parlamentare, le infrastrutture esistenti sono dotate di data center certificati, conformi al nuovo regolamento dell’Agenzia per la cybersecurity nazionale, presenti in modo diffuso da Nord a Sud, con tecnologie che garantiscono il pieno controllo pubblico e la sovranità dei dati. Il cloud PA federato consentirebbe una “migliore efficienza grazie alla distribuzione delle risorse e alla collaborazione tra diversi enti”. I vantaggi sarebbero legati anche alla sicurezza, alla promozione dell’innovazione e al sostegno della sovranità digitale.

Le forme di collaborazione tra il Polo strategico nazionale e le in house regionali sono già attive. In particolare, sono state avviate collaborazioni strategiche con Aria della Lombardia, Trentino Digitale, Lazio Crea, non inizialmente previste nel Piano economico finanziario. Questa sinergia, supportata anche dal Dipartimento per la trasformazione digitale, ha portato alla definizione di un primo modello di collaborazione. Sono già stati ottenuti risultati significativi, soprattutto per quanto riguarda la migrazione verso il cloud del Psn di diverse strutture sanitarie nazionali.

* Articolo completo pubblicato su Il Corriere della Sera del 26 maggio 2025 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

Metodo di rielaborazione basato su: principi di semplicità del buon senso comune, chiarezza, imparzialità, sobrietà e responsabilità giornalistica, come indicato nelle linee guida editoriali di Italfaber.

Le informazioni contenute in questo articolo sono state verificate e validate attraverso fonti affidabili e aggiornate. Tuttavia, è possibile che alcune informazioni non siano state confermate o che ci siano discrepanze tra fonti diverse. In tal caso, si prega di segnalare eventuali errori o inesattezze.

Se sei curioso di sapere secondo quali principi è stata rielaborata questa notizia, leggi la nostra politica editoriale.