Crisi dei Cantieri Pubblici: il Caro Materiali Mette a Rischio la Crescita Economica e l’Occupazione

Crisi dei Cantieri Pubblici: il Caro Materiali Mette a Rischio la Crescita Economica e l'Occupazione

Caro materiali, Brancaccio: “Cantieri a rischio stop, la misura va rifinanziata e prorogata al 2026”

La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha espresso forte preoccupazione per l’assenza nella manovra di misure relative al caro materiali, una problematica che, se non risolta, rischia di portare molti cantieri pubblici al collasso e rappresenta, quindi, una spada di Damocle per le previsioni di crescita e occupazione formulate dal governo per il 2026.

Approfondimento

Il nodo del caro materiali continua a gravare sui cantieri pubblici. I prezzi sono ancora superiori del 30/40% rispetto a quelli di gara, anche a causa delle tensioni internazionali e dell’aumento dell’incertezza a livello globale. In molti casi, abbiamo cantieri che sono stati appaltati anni fa, alcuni anche prima del Covid, e quindi non possono beneficiare della revisione prezzi introdotta due anni fa dal Codice Appalti.

Crisi dei Cantieri Pubblici: il Caro Materiali Mette a Rischio la Crescita Economica e l'Occupazione

Possibili Conseguenze

La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. L’Ance ha calcolato che per saldare i lavori già eseguiti fino a maggio 2025 e quelli in corso fino a fine anno servono circa 2,5 miliardi di euro.

Opinione

Secondo la presidente dell’Ance, è urgente rifinanziare la misura sul caro materiali e prorogarla al 2026. Questo è un passaggio cruciale, soprattutto in una fase in cui il settore è impegnato a garantire il massimo sforzo per il completamento delle opere finanziate dal Pnrr.

Analisi Critica dei Fatti

La situazione dei cantieri pubblici è critica e richiede un’azione immediata. La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. È necessario intervenire sulla misura che vieta alle imprese che fruiscono di incentivi nella forma di credito d’imposta di utilizzarli in compensazione per il versamento dei contributi previdenziali dei premi assicurativi facenti capo ai lavoratori.

Relazioni con altri fatti

La crisi abitativa è una delle emergenze più gravi e richiede un’azione immediata. Il Fondo sociale per il clima può rappresentare un primo canale di finanziamento, con circa 3 miliardi di risorse da destinare al disagio abitativo. È necessario avviare un piano più ampio che includa anche il ceto medio e nuovi strumenti per favorire affitto e acquisto della casa.

Contesto storico

La situazione dei cantieri pubblici è critica e richiede un’azione immediata. La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. È necessario intervenire sulla misura che vieta alle imprese che fruiscono di incentivi nella forma di credito d’imposta di utilizzarli in compensazione per il versamento dei contributi previdenziali dei premi assicurativi facenti capo ai lavoratori.

Fonti

Fonte: Ance.it

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Crisi dei cantieri pubblici: l’Ance sollecita misure urgenti per il caro materiali e una governance efficace per il piano casa nazionale Approfondimento La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha espresso forte preoccupazione per l’assenza di misure relative al caro materiali nella manovra di bilancio 2026, sottolineando che ciò rischia di portare molti cantieri pubblici al collasso e di avere un impatto negativo sulla crescita e l’occupazione. L’Ance apprezza comunque la scelta del governo di finanziare misure per la realizzazione di un piano casa nazionale e per la messa in sicurezza del territorio e l’adattamento climatico. Possibili Conseguenze La mancanza di misure per affrontare il caro materiali e la crisi abitativa rischia di avere un impatto negativo sulla società e sull’economia nel suo complesso. Secondo la presidente dell’Ance, è necessario individuare una governance efficace e definire un Piano casa più ampio e strutturato che comprenda anche una risposta alle esigenze di famiglie della classe media che faticano a trovare una casa. Opinione La presidente dell’Ance ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione al problema del caro materiali e di individuare una governance efficace per il piano casa nazionale. Ha anche apprezzato la scelta del governo di finanziare misure per la realizzazione di un piano casa nazionale, ma ha sottolineato la necessità di fare di più per affrontare la crisi abitativa. Analisi Critica dei Fatti La situazione dei cantieri pubblici in Italia è critica, con prezzi dei materiali ancora superiori del 30/40% a quelli di gara. La mancanza di misure per affrontare questo problema rischia di portare a un collasso dei cantieri e di avere un impatto negativo sulla crescita e l’occupazione. La scelta del governo di finanziare misure per la realizzazione di un piano casa nazionale è un passo nella giusta direzione, ma è necessario fare di più per affrontare la crisi abitativa e individuare una governance efficace. Relazioni con altri fatti La crisi abitativa in Italia è un problema che si intreccia con altri fattori economici e sociali, come la disoccupazione e la povertà. La mancanza di misure per affrontare il caro materiali e la crisi abitativa rischia di avere un impatto negativo sulla società e sull’economia nel suo complesso. Contesto storico La crisi abitativa in Italia è un problema che si è aggravato negli ultimi anni, a causa della combinazione di fattori economici e sociali. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con un aumento della disoccupazione e della povertà. Il governo ha riconosciuto l’importanza di affrontare la crisi abitativa e ha introdotto misure per finanziare la realizzazione di un piano casa nazionale, ma è necessario fare di più per risolvere il problema. Fonti Fonte: ANSA

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