Pubblicato:
4 Novembre 2025
Aggiornato:
4 Novembre 2025
Crisi dei Cantieri Pubblici: il Caro Materiali Mette a Rischio la Crescita Economica e l’Occupazione
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Crisi dei Cantieri Pubblici: il Caro Materiali Mette a Rischio la Crescita Economica e l’Occupazione
Caro materiali, Brancaccio: “Cantieri a rischio stop, la misura va rifinanziata e prorogata al 2026”
La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha espresso forte preoccupazione per l’assenza nella manovra di misure relative al caro materiali, una problematica che, se non risolta, rischia di portare molti cantieri pubblici al collasso e rappresenta, quindi, una spada di Damocle per le previsioni di crescita e occupazione formulate dal governo per il 2026.
Approfondimento
Il nodo del caro materiali continua a gravare sui cantieri pubblici. I prezzi sono ancora superiori del 30/40% rispetto a quelli di gara, anche a causa delle tensioni internazionali e dell’aumento dell’incertezza a livello globale. In molti casi, abbiamo cantieri che sono stati appaltati anni fa, alcuni anche prima del Covid, e quindi non possono beneficiare della revisione prezzi introdotta due anni fa dal Codice Appalti.

Possibili Conseguenze
La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. L’Ance ha calcolato che per saldare i lavori già eseguiti fino a maggio 2025 e quelli in corso fino a fine anno servono circa 2,5 miliardi di euro.
Opinione
Secondo la presidente dell’Ance, è urgente rifinanziare la misura sul caro materiali e prorogarla al 2026. Questo è un passaggio cruciale, soprattutto in una fase in cui il settore è impegnato a garantire il massimo sforzo per il completamento delle opere finanziate dal Pnrr.
Analisi Critica dei Fatti
La situazione dei cantieri pubblici è critica e richiede un’azione immediata. La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. È necessario intervenire sulla misura che vieta alle imprese che fruiscono di incentivi nella forma di credito d’imposta di utilizzarli in compensazione per il versamento dei contributi previdenziali dei premi assicurativi facenti capo ai lavoratori.
Relazioni con altri fatti
La crisi abitativa è una delle emergenze più gravi e richiede un’azione immediata. Il Fondo sociale per il clima può rappresentare un primo canale di finanziamento, con circa 3 miliardi di risorse da destinare al disagio abitativo. È necessario avviare un piano più ampio che includa anche il ceto medio e nuovi strumenti per favorire affitto e acquisto della casa.
Contesto storico
La situazione dei cantieri pubblici è critica e richiede un’azione immediata. La mancanza di misure per affrontare il caro materiali potrebbe avere conseguenze gravi per l’economia e l’occupazione. È necessario intervenire sulla misura che vieta alle imprese che fruiscono di incentivi nella forma di credito d’imposta di utilizzarli in compensazione per il versamento dei contributi previdenziali dei premi assicurativi facenti capo ai lavoratori.
Fonti
Fonte: Ance.it
Articolo originale: Caro materiali, Brancaccio: “Cantieri a rischio stop, la misura va rifinanziata e prorogata al 2026”
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