“Congedo parentale per dipendenti pubblici: le nuove disposizioni e responsabilità delle amministrazioni”

Titolo: Nuove disposizioni sul congedo parentale per dipendenti pubblici

Con la circolare del 26 maggio 2025, n. 95, l’INPS ha illustrato in modo dettagliato le modalità di applicazione dell’aumento dell’indennità di congedo parentale previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Il documento, molto atteso da consulenti del lavoro e amministrazioni pubbliche, chiarisce le differenze applicative tra lavoratori del settore privato e pubblico, fornendo anche istruzioni tecniche aggiornate per la corretta gestione dei flussi contributivi.

Focus sul settore pubblico: responsabilità alle amministrazioni

Per quanto riguarda i dipendenti della Pubblica Amministrazione, l’INPS precisa che la gestione dell’indennità incrementata non rientra tra le proprie competenze. Saranno quindi le singole amministrazioni pubbliche a dover riconoscere il diritto al congedo e corrispondere il relativo trattamento economico, secondo le regole previste dai rispettivi ordinamenti. Una responsabilità che rafforza l’autonomia operativa delle PA, ma che implica anche una piena conoscenza delle novità introdotte e dei risvolti finanziari connessi.

Uniemens e ListaPosPA: le indicazioni operative

Particolare rilievo viene dato, nel paragrafo 6.2 della circolare, alla corretta compilazione delle denunce contributive da parte delle amministrazioni pubbliche per i lavoratori iscritti alla Gestione pubblica. L’INPS fornisce istruzioni puntuali per l’utilizzo dei flussi Uniemens e ListaPosPA, al fine di garantire coerenza nei dati trasmessi e nella riconciliazione contributiva. Rispettare queste modalità sarà fondamentale per evitare disallineamenti contabili e assicurare una corretta erogazione dei nuovi benefici.

Un passo avanti per il welfare familiare

L’aumento dell’indennità per il congedo parentale rappresenta un importante passo avanti nelle politiche di sostegno alla genitorialità. Sebbene l’attuazione nel comparto pubblico implichi un adeguato coordinamento interno, le nuove disposizioni rafforzano la tutela di madri e padri lavoratori, contribuendo a promuovere ambienti di lavoro più equi e moderni. Le amministrazioni pubbliche sono ora chiamate a trasformare queste indicazioni in prassi operative efficaci: un compito impegnativo, ma anche una concreta occasione di evoluzione organizzativa e culturale.

>> IL TESTO DELLA CIRCOLARE INPS, 26 MAGGIO 2025, n. 95.

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